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Quando la neve è poesia,calligrafia,sdrucciolevole e musica.

Quando dopo la neve esce il sole, la giornata promette bene, ma il calduccio del piumone, mi trattiene ancora a letto. Fuori dalle persiane, una spirale di luce mi dice che fuori oggi c'è il sole. Con passare dei minuti, la luce è sempre più forte, segno che si stava facendo tardi. Vedo Marco alzarsi prima di me. Inconsueto il fatto che rimane tardi a lettuccio anche lui. E sempre stato mattiniero, ma il dovere la chiama, deve fare uscire il piccolo Pocio che stanotte l'avevamo fatto restare in casa, causa del freddo e della neve. Li chiedo prima di farmelo salutare, non c'è stato bisogno. Alla mia voce, lui corre da me scodinzolando la coda, e con la sua vocina, mi richiama per avere le mie carezze.

Decido di alzarmi anche io, mentre preparo un buon caffè, vedo dalla finestra della cucina Argo che mi da il suo buon giorno con il suo forte abbaio.

Li do il suo biscottino e poi faccio colazione con Marco come sempre.

L'Anno nuovo comincia con delle belle giornate , serene, tranquille, senza l'ansia di correre a lavorare.

Fuori intravedo la neve e il suo magnifico silenzio. Credo che non esiste altro paragone migliore del silenzio. Il suo morbido mantello sembra coprire dolcemente le colline i tetti delle case e il mio terrazzo sembra essere coperto dal bianco candore di un tappetto bianco e morbido. Solitamente , quando nevica, il giorno dopo, la vedo piena delle tracce lasciate dai passi dei nostri cani Argo e Pocio che giocano sulla neve, mentre oggi no, e tutto bianco , puro, silenzioso, soffice. Salgo nei piani superiori per godere il panorama.

Mentre ammiro il paesaggio mi viene in mente il meraviglioso libro "La trilogia dei colori, Neve Il violino nero L'apicoltore" di M.Fermine .

A mio modesto parere, non esiste descrizione migliore della neve.

Racconta cosi:

La neve possiede cinque caratteristiche principali. È bianca. Dunque è una poesia. Una poesia di una grande purezza. Congela la natura e la protegge. Dunque è una vernice. La più delicata vernice dell’inverno. Si trasforma continuamente. Dunque è una calligrafia. Ci sono diecimila modi per scrivere la parola neve. È sdrucciolevole. Dunque è una danza. Sulla neve ogni uomo può credersi funambolo. Si muta in acqua. Dunque è una musica. In primavera trasforma fiumi e torrenti in sinfonie di note bianche.

Non la trovate anche voi magnifica?

Chiudo inserendo le fotto scattate stamattina, e se voi non trovate questo un incanto, ditemi in quale altro posto potrei mai sentirmi così serena e tranquilla...

Buona giornata a tutti

Anila Ciccone

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