GRAZIE a Zino Matathia per i suoi INSEGNAMENTI!
13\03\2013
Vi chiederete il perché di questa nota.
E bene, ora vi racconto...
Un po’ di mesi fa, ho avuto l'onore di conoscere in Albania un signore di nome Zino Matathia, medico chirurgo in Terra Santa. Eravamo invitati nello stesso evento per ritirare il Premio Albanian Excellence La sua figura mi affascinò subito per la sua classe, accanto a lui la sua bella signora di nome Vali, una signora bionda dolcissima. Dicono che per avere un’idea immediata di una persona, bisogna guardarli bene gli occhi. Gli occhi amici miei, ti permettono di "leggere la persona che ti sta di fronte", essi hanno una grande efficacia comunicativa.
"Gli occhi sono lo specchio dell'anima" sembra essere uno dei proverbi più azzeccati. L'esperienza m’insegna che e l'unico strumento per rendere più efficace la comunicazione non verbale, cioè quello visivo. Quando incontro una persona la guardo diritto negli occhi per ricevere le prime sensazioni. Quella sera ho incontrato degli occhi, dove vedevi delle pupille allargate piene di gioia e di emozioni e di rispetto ma anche di quelli, dove le pupille erano davvero ristrette al massimo (brutto segno), o di quelle che sfuggivano proprio per chi sa quale motivo, ma non sto cui a farvi "lezioni di pupille", e un argomento che da un po’ lo sto approfondendo.
Tornando al mio amico medico, la sua conoscenza quella sera, fu breve, scambi di poche opinioni immediate, il loro invito a cena che per motivi di famiglia, ahimè non potei accettare, e tutto fini li. Andando via, mi rimasero in testa le immagini dolci e rispettose, mi rimasero in mente i loro occhi, quelli della moglie e della loro figlia, erano occhi gioiosi e con delle pupille aperte (buonissimo segno) Tornando in Italia e parlando con mio marito, raccontai a lui per filo e per segno ogni cosa, le emozioni provate, la gente nuova, la conoscenza dei nuovi amici, le sensazioni che provai, e perché no anche qualche delusione che poi superai con il passar dei mesi concentrandomi solo ed esclusivamente nelle cose che amo, quelle che mi appartengono, quelle che hanno davvero importanza nella mia vita reale.
La vita mi ha insegnato di non seguire mai le persone umanamente fallite, la vita mi ha insegnato di dimenticare ciò che fa male e lasciare questo "lusso" solo a chi è abituato a regalarlo agli altri in modo gratuito.
Non era l'unico che mi ha lasciato questo benessere spirituale, cerano anche altre persone, grandi uomini e donne che non sto cui a dirvi i nomi, (loro sanno quanto gli apprezzo), sono cui a raccontare un po’ di questo grande signore che ama il suo paese come me, ama le belle persone come me, che ama la gratitudine che bisogna avere per le persone che sanno cosa vuol dire rispetto.
Sto cui semplicemente per Onorare questa gran bella persona la quale, ogni giorno, ci da una nuova lezione per la vita. Questo medico il quale fu dato la licenza indeterminata per valori professionali e umani, un medico chirurgo albanese in Israele con il quale oggi grazie a questo strumento FB, ci permette di leggerlo e conoscerlo di più nei suoi racconti. Lui e medico in Terra Santa e vorrei sapere di più della sua vita da medico, ma quella che mi colpisce e quest’animo gentile che ci delizia tutti i giorni con le sue pillole di saggezza raccontandoci quasi ogni giorno nei commenti che lascia o nei suoi status, un piccolo racconto.
In Israele, la licenza medica si da ogni anno per quattro anni consecutivi fino a quella indeterminata, mentre questo medico l’ha preso quasi nel secondo anno perché il direttore che dava questa licenza, glielo diede perché la grande stima nei suoi confronti come medico ma anche nei confronti del nostro paese (Albania).
Questo vuol dire essere persone per bene, persone che con la loro intelligenza e il loro lavoro hanno lasciano il segno.
Ora vi chiederete e beh, il mondo e pieno di gente capace.
No signori, vi sbagliate se pensate che lo sto facendo questa nota solo per valorizzare il mio amico medico, sto scrivendo in questa mattinata perché la storia del mio amico ci insegna tanto del legame che esiste da secoli con gli ebrei, e vi voglio ricordare la gratitudine degli Ebrei verso gli Albanesi, i quali possono essere riassunte dalle parole di IRENE GRUNBANM, (scampata alla morte):
Addio Albania, pensai. Tu mi hai dato tanto, ospitalità, rifugio, gli amici, e le avventure. Addio albanese, un giorno dirò al mondo come sono coraggiosi, senza paura, forti e fedeli i vostri figli, come la morte e il diavolo non possono spaventare. Se necessario, lo dirò come hanno protetto un rifugiato a costo di perdere la loro stessa vita. Le porte di questo piccolo paese erano rimaste aperte, l'Albania. Le autorità hanno chiuso entrambi gli occhi, quando era necessario, per donare i poveri perseguitati, un’altra possibilità di sopravvivere il più orribile di tutte le guerre. Grazie all’Albania, siamo sopravvissuti all'assedio a causa della vostra umanità. Vi ringraziamo.
UN TEMA di quale POSSIAMO PARLARNE A LUNGO, avendo del materiale scritto da tanti storici.
Materiale che pian piano possiamo raccontare al Mondo che siamo un popolo di grande cuore nonostante tutto...
E come dice oggi il mio amico Zino, dobbiamo raccontare al mondo che esiste la gratitudine personale di grande valore e ce la gratitudine collettiva per un gruppo di persone anch’essa di grande valore, ma ce la gratitudine nazionale di una nazione per un’altra nazione e la gratitudine sublime come quella degli ebrei per noi albanesi, tipica gratitudine ebraica...
E ora mi permetto di dare la mia grande gratitudine a Zino Matathia per la sua delicatezza di persona, la nostra società ne ha bisogno di queste persone, avercene tutti i giorni.
GRAZIE AL AMICO ZINO CHE HA SUSCITATO IN ME LA VOGLIA DÌ LASCIARE OGNI COSA OGGI E SEDERMI PER SCRIVERE QUESTA SEMPLICE NOTA DÌ GRATITUDINE COME LA STORIA C’ INSEGNA.
ORGOGLIOSA DELLA PERSONA CHE SEI, DEL MEDICO, MARITO, PADRE E NONNO ZINO.
TANTO DÌ CAPELLO
LA TUA AMICA CHE HA TANTO DA IMPARARE ANCORA
ANILA DEKOVELLI CICCONE
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